giovedì 15 novembre 2012

COME UNA BENEDIZIONE

BRACHA, la benedizione

Bracha, la benedizione. E' come una benedizione quando senti la maestà della montagna o vedi il  miracolo della vita di un nuovo bambino. E' come una benedizione quando scopri persone capaci di indignarsi, di non accettare un muro che divide i popoli, capace di andare controcorrente per costruire ponti e curare le ferite.
Ieri sera abbiamo imparato la Bracha, danza israeliana con una musica che ci parla delle nostra vecchia Europa, ieri sera mi sono divertita a ballare in cerchio tenendo per mano nuovi ballerini e spiando con la coda dell'occhio chi aveva già la sicurezza dei passi e del ritmo. Ieri sera abbiamo ballato una danza israeliana e la dedico con tutta la mia ammirazione a Izzeldin Abuelaish, medico palestinese che ha lavorato negli ospedali israeliani e che dedica la propria vita all'avvicinamento tra i popoli attraverso la sua professione medica.  
Nato nel 1955 a Jabalia, il più grande campo profughi, risiede nella Striscia di Gaza. E' ginecologo ed esercita la sua professione sui due versanti della “frontiera”, in Israele e in Palestina, per ideale di pace. e' stato personalmente colpito dalla guerra ma nemmeno dopo una gravissima tragedia famigliare  ha smesso di credere che la pace tra israeliani e palestinesi sia possibile, né di prestare la sua opera sia a Gaza che in Israele. 
Bracha, una benedizione scoprire persone come lui. 
Per chi ne vuole sapere di più:
- La fondazione  

- I. Abuelaish, Non odierò, Edizioni Piemme, 2011
"In Judaism a bracha is a blessing that is recited at specific times during services and rituals. A bracha can also be said when someone experiences something that makes them feel like uttering a blessing, such as seeing a beautiful mountain range or celebrating the birth of a child."

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